General

La baia di Rodoni, inizia a nord dall’imbocco del fiume Drini e finisce a sud presso la base del capo di Rodoni.

Programma di viaggio

La baia di Rodoni, che include questa zona umida, inizia a nord dall’imbocco del fiume Drini e finisce a sud presso la base del capo di Rodoni. La linea costiera è lunga circa 8 km. La parte nord dell’area (6 km) è localizzata nel Distretto di Laçi e la parte sud (2 km) nel Distretto di Durrësi. La laguna di Patok è compresa nel comune di Fushë-Kuqe, che è localizzato nell’area amministrativa del distretto di Kurbin e comprende 5 villaggi: Adriatik, Patok, Gorre, Gurrëz and Fushë- Kuqe. Questa parte del litorale è sabbiosa, con numerosi segni di erosione e frequenti cambiamenti della posizione della linea di costa. La laguna di Patok sembra essere la più colpita da questa situazione poiché il litorale dunale è ormai scomparso a livello locale; un villaggio turistico di recente costruzione si trova ora a ridosso del mare. Verso sud, un nuovo banco di sabbia si sta affacciando dalla foce del fiume parallela alla costa. Il dinamismo della foce del fiume Mati (per la maggior parte legato ad attività umane) è in parte responsabile dei cambiamenti nella laguna. La foce del fiume Ishëm è una zona salmastra delle paludi salate, lagune e spiagge di sabbia, separata dal mare da un banco di sabbia.

Geologia

La zona racchiude soltanto recenti sedimenti portati dal fiume Mati da bacini di montagna e caratterizzati da detriti alluvionali dei fiumi e da sabbie e ciottoli ofiolitici.

Ambiente marino

I sedimenti marini sono composti da sabbia fine. In quest’area si possono trovare specie di alghe macrofite , come per esempio la quercia marina (Fucus virsoides). Si estendono le praterie di Posidonia oceanica ed è riportata una popolazione di mazzancolla (Penaeus kerathurus). Nella zona è possibile trovare diverse specie di crostacei decapodi come Gennadas elegans, Solenocera membranacea, Penaeus trisulcatus, Sicyonia carinata, Lucifer typus, Athanas nitescens, Crangon crangon, Paguristes eremita. Sul litorale sono stati trovati i seguenti pesci: trigone, squadro, torpedine marezzata, sparlotto, orata, sugarello, leccia, triglia di fango e nono.

Ambiente zona umida

La laguna di Patoku (e l’area circostante) ricopre circa 400 ha ed è separata in due parti da una argine sul quale è stata costruita una strada. La parte settentrionale chiamata “Patok i vjetër” assomiglia di più a un golfo, quasi chiusa da una barriera di sabbia. La parte meridionale comunica artificialmente con il mare. La recente barriera di sabbia, creata dai depositi alluvionali è eccezionalmente ricca in termini di biomassa e ospita un gran numero di uccelli trampolieri. La vegetazione alofita della laguna di Patoku comprende le seguenti associazioni: Cacilo-   Xanthietum italici, Salicornietum europeae, Arthrocnenum glauci, Agropyretum mediterraneum, Juncetum maritini, Scirpetum maritini and Phragmitetum communis. I principali crostacei decapodi ritrovati nell’area sono Gennadas elegans, Solenocera membranacea, Penaeus trisulcatus, Sicyonia carinata, Sergestes arcticus, Lucifer typus. I pesci presenti in laguna sono cefalo, cefalo calamita, cefalo musino, spigola, suacia e suacia imperiale. L’elevata biodiversità delle paludi salate in quest’area rappresenta un serbatoio per gli uccelli migratori acquatici e i trampolieri; sono stati avvistati infatti aironi, pellicani e cormorani. Per quanto riguarda i mammiferi, nella riserva di Fushe Kuqe sono state segnalate anche volpi e faine.

Ambiente terreste

L’area è una riserva naturale (attualmente di 800 ettari), principalmente composta da boschi di ontano comune, pioppo bianco, frassino, sambuco, salice, querce e pino d’Aleppo rimboschito, che è stata ridotta di 4200 ha a causa della bonifica dell’area. Durante l’inverno le aree sabbiose e le zone erbose vengono inondate e rappresentano un ottimo habitat per gli uccelli migratori acquatici. La vegetazione litorale è composta da associazioni Agropyretum Mediterraneo caratterizzate da gramigna delle sabbie, zigolo delle sabbie, gramigna selle spiagge, santolina delle spiagge e vilucchio di mare. Sono presenti anche associazioni a Salicornietum fructicosae, Arthrocnemetum glauci, Salicornietum radicentis, S. europacea, Juncetum maritimi, Limonietus vulgare, Juncetum acuti and Schoeneto- Plataginetum crassifoliae. Il bacino include 450 ha di terreni coltivati e 200 ha di foreste.

Attività umane

La popolazione rurale è relativamente dispersa con una media di meno di cinquanta abitanti per km2. La terra recuperata è coltivata e sono stati creati anche pozzi artesiani. La pesca è relativamente importante nella zona umida e sulla linea della costa; sono ancora presenti nella laguna forme tradizionali di pesca. La ricettività turistica nella zona di Fushë- Kuqe e di Patok è relativamente nuova, ma le strutture più vecchie hanno bisogno di essere rinnovate per poter essere riutilizzate (sono operativi dei ristoranti relativamente affollati durante la stagione).

Potenzialità

Quest’area è adatta per il turismo avventuriero e naturalistico (boschi e zone umide). La presenza di chiurli e di pellicani ricci la rende un’area di priorità internazionale per la conservazione delle zone umide. Purtroppo, sono segnalate la pesca e la caccia illegale. La crescente pressione locale turistica sulla costa e sulla laguna sta influenzando negativamente l’ambiente e le sue risorse.

Attuale status di protezione/conservazione

Il Ministero dell’Ambiente, delle foreste e delle risorse idriche, attraverso la Direzione del Servizio Forestale di Laçi è responsabile per la gestione dell’area. L’area è stata designata nel 1962 come Riserva di Gestione Naturale per ordine del Ministro dell’Agricoltura.

Tratto da “Zone umide costiere dell’Albania” finanziato con fondi comunitari nell’ambito del PIC Interreg IIIA Italia- Albania 2000-2006, Asse II Misura 2.1 “Tutela e Valorizzazione Ambientale” Azione 2 Sez. A, Progetto A.M.JO.WE.L.S. - Adriatico Meridionale & Jonio Wet Lands System

Available departures

Unfortunately, no places are available on this tour at the moment