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Situata lungo la costa adriatica, tra il fiume Shkumbini e Seman , la zona confina con il Mare Adriatico e la collina occidentale di Divjaka.

Programma di viaggio

Situata lungo la costa adriatica, tra il fiume Shkumbini (nord) e il fiume Seman (sud), la zona confina con il Mare Adriatico e la collina occidentale di Divjaka. Appartiene al distretto di Lushnja e comprende il Comune di Divjaka e diversi villaggi come Mize, Karavasta e Remas. La superficie totale è di circa 22.000 ettari, di cui il 4% litorale sabbioso, 6% pineta costiera di Divjaka (di cui il 21% del totale copertura forestale), il 29% laguna e palude salata, il 40% terreni agricoli e 6% altro tipo di copertura del suolo. Il litorale sabbioso è lungo circa 15 km e largo diverse decine di metri. Una lunga striscia di basse dune sulla riva è presente nell’ampia laguna costiera di Karavasta, con una lunghezza di circa 10 km e una larghezza di alcune centinaia di metri. La specie di pino presenti nelle foreste sono: pino d’Aleppo e pino domestico. Una piccola colonia di pellicano riccio è situata in mezzo alla laguna di Karavasta in una piccola isola.

Geologia

La zona è composta principalmente da depositi Quaternari di sabbia e argilla. A sud della bocca di Shkumbini parallelamente ai depositi marini quaternari di sabbia e di sub- sabbia, e attorno alla laguna di Karavasta, troviamo depositi paludosi di argilla e sub argilla, sabbia e torba (ippica), dell’ età Quaternaria. Tra le colline di Divjaka, il fiume Shkumbini a nord e il fiume Seman nel sud del paese, vi sono depositi alluvionali di argilla e sabbia. La zona è povera di acque sotterranee.

Ambiente marino

La linea costiera della zona di Divjaka- Karavasta ha continuamente modificato la sua configurazione a causa di accumulo di detriti alluvionali dei fiumi di Seman e di Shkumbini che finiscono nel mare Adriatico; oggi è caratterizzata da un morbido fondo fangoso. L’ambiente bentonico è caratterizzato dai tipici organismi che hanno preferenza per tali sedimenti, principalmente bivalvi.

Ambiente zone umide

Il sistema della laguna di Karavasta (paludi interne ed esterne, alcune delle quali chiamate Godullas in albanese, e la parte settentrionale chiamata Kulari), insieme alle foci dei fiumi Shkumbini e Seman e ai canali di drenaggio di Tërbufi e Myzeqe, formano uno dei sistemi idrologici più complessi e dinamici in Albania. La superficie di acqua aperta della laguna di Karavasta è di circa 4330 ettari, con una profondità massima di 1,5 m, ed è collegata al mare attraverso tre canali. Solo il canale settentrionale collega direttamente la laguna Karavasta con il mare; i canali centrale e meridionale collegano la laguna di Karavasta con un’altra laguna piccola di nome “Godulla meridionale”. La laguna di Karavasta è la più importante in Albania in termini di biodiversità. All’interno della laguna, la flora (in particolare le fanerogame) è piuttosto scarsa a causa dell’immissione limitata di acqua dolce. Degni di essere menzionati sono Ruppia cirrhosa e Zoostera nolti, in quanto formano associazioni in acque basse (20- 30 cm) con praterie sottomarine separate. La comunità delle alghe è rappresentata da Chaetomorpha linium, Cladophora sp, Cistoseria sp. Sul fondo della laguna vi è una grande quantità di gasteropodi, come Cerithium vulgatum, Cerithium rupestre, Cardium edule, Mytilus galloprovincialis. Tra i crostacei, la specie dominante è Carcinus aestuari. L’ittiofauna è rappresentata da specie eurialine e euriterme, tra le quali le più comuni sono: cefalo, cefalo calamita, cefalo stregano, cefalo musino, cefalo bosega, anguilla, latterino sardaro, branzino, orata, anemonia solcata e nono. L’area è molto conosciuta per la colonia dei pellicani ricci che conta 20- 22 coppie. Il loro luogo di accoppiamento è situato in una piccola isola a nord della parte occidentale della laguna e rappresenta la parte più occidentale dell’areale di nidificazione di questa specie.

Ambiente terrestre

Dentro l’area di Divjaka-Karavasta vi sono diversi ecosistemi, che possono essere classificati in aree terrestri, aree di acqua dolce e zone umide. All’interno degli ecosistemi terrestri, si trovano dune sabbiose, pinete mediterranee, macchie e phryganas. Le dune di sabbia non sono ben sviluppate; la vegetazione appare a una distanza di 15-20 metri dalla riva del mare. Le specie pioniere, come il ravastrello marittimo e la salsola erba cali, sono gradualmente sostituite dalla tipica vegetazione dunale dominata in gran parte dalla gramigna delle spiagge, e raramente dallo sparto pungente. La pineta Mediterranea si trova a sud del delta Shkumbini fino a sud del delta del fiume Semani, e copre una superficie di circa 1100 ettari. La foresta di Divjaka rappresenta un’importante e interessante ecosistema grazie alla diversità della sua struttura e alla bellezza dei suoi ambienti ricreativi. La foresta è composta da 2 specie di pino (Pino d’Aleppo e pino domestico), che si amalgamano con alberi decidui, in particolare, olmo comune, farnia, pioppo bianco e ontano comune. Gli arbusti sono rappresentati da tipiche specie mediterranee, che, di tanto in tanto, formano cespugli molto densi. Le specie più diffuse di questa formazione ad arbusti sono: mirto, erica pugliese, lentisco, ginepro coccolone. In molti casi la foresta è associata a numerose liane come salsapariglia nostrana, edera, clematide fiammola. Di particolare interesse sono le specie endemiche come astro albanese e orchidea albanese, così come la forma ibrida Orchis paparistoi (O. albanica x O. coriophora).

Fauna

Il più comune mammifero è la lepre europea, ma all’interno della riserva si possono incontrare anche il tasso, la donnola, la volpe e la faina, oltre che alcune specie di pipistrelli, che sembrano essere minacciate. Di particolare importanza per questa zona è la presenza del bufalo d’acqua. La foresta ha anche una ricca ornitofauna; oltre agli uccelli acquatici, si trovano numerosi uccelli legati all’ambiente della foresta: colombella, colombaccio, picchio verde, cappellaccia, rigogolo, silvidi, luì. Si possono vedere diversi rettili e anfibi come testuggine palustre europea, Clemys caspica, testuggine comune, cervone, pseudopo europeo, tritone punteggiato, salamandra pezzata, raganella, ululone dal ventre giallo, rospo comune, rospo smeraldino e rana verde sp. La foresta ha anche una ricca entomofauna caratteristica; le zanzare Culex and Anopheles sono così abbondanti durante il tempo dell’estate che possono causare disturbo e disagio all’uomo in questo scenario di rara bellezza. Gli ecosistemi di acqua dolce sono composti dalla bocca del fiume Shkumbini e Semani così come dai due principali canali di drenaggio Tërbufi e Myzeqe. Lo scarico dei fiumi è caratterizzato da una flora ricchissima e interessante. Lungo la valle del fiume Shkumbini, si è venuta a creare una grande diversità di habitat, in cui si sovrappongono diversi tipi di vegetazione (alofita, idrofita, psammofila). Essi rendono questo settore uno dei più interessanti siti per diverse specie di uccelli. Situata nella parte nord della bocca del fiume Shkumbini vi è la palude Osmani. Questa zona è circondata da una cintura di dune di sabbia, con molti piccoli stagni e zone umide con le loro specifiche vegetazioni nelle vicinanze. Grazie all’habitat dominato da acqua dolce, il sito è uno dei più attraenti per gli uccelli in generale e soprattutto per quelli acquatici, come luogo di abbeveramento.

Attività umane

Le principali attività nell’area sono la pesca e il turismo (durante l’estate). Vi è la possibilità di accedere al sito con l’auto. Al di fuori del Parco, le attività agricole sono molto sviluppate e la maggior parte di questa terra è stata coltivata principalmente con colture di cereali, ortaggi e foraggi.

Turismo

La zona si trova vicino uno dei più grandi siti archeologici in Albania, la città di Apollonia, che porta numerose testimonianze del passato. La città fu costruita sulla sommità di una catena collinare, con alcune parti nella pianura circostante. L’insediamento risale all’anno 588 a.C da coloni di Corinto, e ha raggiunto il suo massimo sviluppo durante il periodo romano. Altri notevoli siti archeologici della zona e dei suoi dintorni sono “Kalaja e Boshtoves” (Castello Boshtova), situato nel vecchio letto del fiume Shkumbini, i resti archeologici della vecchia strada romana “Egnatia“, e il villaggio di Ardenica con il monastero di Santa Maria in cima alla collina (XIII-XIV secolo).

Attuale status di protezione/conservazione

Il Ministero dell’ambiente, delle foreste e della gestione delle risorse idriche, attraverso il Servizio Forestale della Direzione di Lushnja è responsabile per la gestione del Parco Nazionale di Karavasta- Divjaka, designata come Parco Nazionale dal 1966. Con la decisione del Governo n. 687, datata 19.10.2007, l’area del Parco è stata aumentata fino a 22.230 ettari. Dal mese di agosto 1994, l’intera area è sito “Ramsar”. Sono ammesse le attività tradizionali, come la pesca commerciale.

Tratto da “Zone umide costiere dell’Albania” finanziato con fondi comunitari nell’ambito del PIC Interreg IIIA Italia- Albania 2000-2006, Asse II Misura 2.1 “Tutela e Valorizzazione Ambientale” Azione 2 Sez. A, Progetto A.M.JO.WE.L.S. - Adriatico Meridionale & Jonio Wet Lands System.

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Lushnje

Situata lungo la costa adriatica, tra il fiume Shkumbini e Seman , la zona confina con il Mare Adriatico e la collina occidentale di Divjaka.Read more