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L’area fa parte del distretto di Durazzo ed è situata nella baia di Lalzi, tra il capo Rodoni  e il capo Bishti Pallës.

Programma di viaggio

L’area fa parte del distretto di Durazzo ed è situata nella baia di Lalzi, tra il capo Rodoni al nord e il capo Bishti Pallës a sud. Al nord e ad est, la laguna di Rushkulli è circondata da una catena collinare che raggiunge un’altezza massima di 225 m, mentre a sud-est continua con i campi bonificati di Durazzo, ex paludi salate. L’area è stata soggetta a bonifica estesa e ad attività di deforestazione durante gli ultimi 50 anni. Le attuali zone umide sono reminiscenze delle estese paludi presenti in passato.

Geologia

La zona si è originata dai sedimenti alluvionali del fiume Erzeni, i meandri del quale attraversano tutta l’area. Alcune parti della zona, vicino alla costa, sono depressioni che raggiungono una profondità di 1,5 m sotto il livello del mare.

Ambiente marino

Si è scoperto che sono presenti alcune correnti sotterranee piuttosto forti, ma molto intermittenti, vicino alla riva della baia di Lalzi. Queste correnti si muovono in direzione sud orientale durante la stagione estiva. La qualità delle acque è buona.

Ambiente zone umide

La zona umida di Rrushkulli presenta una superficie totale di 744 ha, dei quali 380 ha di foresta, 260 ha di superficie di acque aperte e di paludi, 87 ha di spiaggia sabbiosa e di 17 ha di terra agricola. La maggior parte dell’area è coperta da vegetazione idrofila, presente sottoforma di 2 tipi di monocenosi che coprono un’area totale di circa 300 ha. Il tipo più comune di mono-cenosi è Phragmites australis, che forma estesi canneti, e l’altro è Bolboschoenus maritimus. L’area è particolarmente importante per gli uccelli acquatici svernanti e per i rapaci; inoltre, ospita alcune piante rare in pericolo, come la farnia, il frassino comune, il ginepro coccolone, la violacciocca selvatica, il giglio marino comune, il leccio, la capelvenere comune, il giunco fiorito e il salice da ceste.

 

Ambiente terrestre

Si possono ritrovare diversi tipi di habitat: dune sabbiose, vegetazione tollerante della salinità, piane alluvionali e foreste di pini, e zone umide/paludi. Sono presenti due tipi principali di vegetazione dunale: (i) una comunità di piante dominate dal Ravastrello marittimo (Cakile marittima), sottoforma di macchie isolate distanti 4-5 m l’una dall’altra, vicino alla spiaggia; (ii) e una comunità di piante dominate dalla gramigna delle spiagge (Elymus farctus) sulle dune ben sviluppate, nella quale troviamo anche la calcatreppola marittima, il finocchio litorale spinoso e l’euforbia marittima. La vegetazione tollerante della salinità si trova principalmente sulla sponda sinistra dell’estuario del fiume Erzeni, dove il suolo è connesso continuamente con le acque marine. Nella restante parte della originale piana alluvionale forestata troviamo pochi alberi di ontano comune, frassino meridionale, pioppo bianco, olmo comune e farnia. Tra le dune e la foresta alluvionale, sono state piantate pinete con predominanza di pino marittimo e pino d’Aleppo. Questa formazione non è molto densa ed è piuttosto giovane; negli ultimi 10 anni, parti sostanziali di questi boschi sono state tagliate illegalmente. Tra i mammiferi, la presenza dello sciacallo e della faina è di particolare interesse in quanto sono considerati specie in via di estinzione. Tra i mammiferi, volpi, donnole e lepri sono abbastanza comuni.

Attività umane

L’agricoltura è l’attività principale per la popolazione vivente in questa zona. Dopo i cambiamenti democratici le originarie imprese statali sono state eliminate, e la pratica agricola si è trasformata passando da colture e cereali alla produzione di vegetali e all’allevamento di bestiame. Il taglio degli alberi (effettuato illegalmente specialmente dalla popolazione proveniente dall’esterno) è anche presente all’interno dei confini di Rushkulli. Le attività di caccia nell’area non sono state regolarizzate e controllate durante gli ultimi 10 anni. La baia di Lalzi è un sito di pesca importante per cefali, branzino, ombrina, leccia, orate, cheppia, anguilla e mazzancolla. Recentemente a due compagnie private è stata data la licenza per la pesca e per la gestione della fauna selvatica, nell’ambito degli sforzi che il governo sta portando avanti per portare alcuni investimenti nella zona, ma anche con lo scopo di proteggere meglio lo sviluppo del turismo.

Turismo

L’area è stata considerata come una zona di priorità per lo Sviluppo del turismo, in particolare nella parte nord della baia di Lalzi. Le infrastrutture per lo sviluppo turistico stanno continuamente migliorando.

Attuale status di protezione/conservazione

Il Ministero dell’Ambiente, delle Foreste e della Gestione delle risorse idriche, attraverso il Servizio della Direzione Forestale di Durazzo, è responsabile per la gestione dell’area. L’area è stata re- disegnata nel 1995 su un piccolo territorio (650 ha), come Riserva di Gestione Naturale, in base ai danni causati e l’impossibilità di reperire risorse umane che lavorino nella zona.

Tratto da “Zone umide costiere dell’Albania” finanziato con fondi comunitari nell’ambito del PIC Interreg IIIA Italia- Albania 2000-2006, Asse II Misura 2.1 “Tutela e Valorizzazione Ambientale” Azione 2 Sez. A, Progetto A.M.JO.WE.L.S. - Adriatico Meridionale & Jonio Wet Lands System

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